Concerto di San Martino 2016

tmp_11690-stampa-manifesto1-202887972OCEANI E VETTE
Il concerto di quest’anno sarà dedicato al mare e alla montagna.
Aprirà la serata la Banda Allievi Unione al Confine con una Suite che descrive paesaggi europei; seguirà un arrangiamento del brano più famoso del film Titanic e infine il tema del poema sinfonico Una notte sul Monte Calvo di Moussorgsky.
La Banda Cittadina Madonna di Tirano proseguirà con tre brani dedicati al mare.
Il primo sarà Okeanos di Jack Bullock, una composizione scritta su commissione con il preciso incarico di suddividere equamente le parti fra legni, ottoni e percussioni. Le tre sezioni descrivono musicalmente l’oceano: la maestosità, la furia e la poesia delle acque.
A seguire, il poema sinfonico Titanic, composto nel 1921 dallo svizzero Stephan Jaeggi che, appena diciannovenne, si cimentò con la musica sinfonica per orchestra di fiati scrivendo quello che sarà ricordato come uno dei suoi massimi capolavori.
Così l’autore descrive la composizione: “Dopo il titubante avviamento delle macchine risuona un tema dell’addio che procede tramite diverse variazioni fino all’allegro. Brillanti e rapide volate dei legni e squillanti fanfare delle trombe accompagnano la partenza dell’imponente transatlantico. Dopo un accenno di primo pericolo si sente il via vai dei passeggeri, seguito ben presto dall’euforia del viaggio. Improvvisamente un accordo dissonante segna lo scontro con l’iceberg: spavento, stupore, panico. Si dà l’allarme, si organizzano i primi interventi. La paura, il fuggifuggi generale non scoraggiano gli ufficiali di bordo. L’affondamento della nave è ormai inevitabile e si dà l’ordine si suonare il mesto corale Più appresso a te Signor. La tragedia è ormai compiuta e gli strumenti gravi accompagnano gli annegati nel loro ultimo viaggio: il mondo conosce un’ulteriore tragedia.”
Infine il poema sinfonico Rainbow Warrior di Kees Vlak concluderà la prima parte descrivendo le imprese della nave di Greenpeace, nota associazione ambientalista. La Rainbow Warrior (Guerriero dell’Arcobaleno) si dirige verso l’Oceano Artico dove una baleniera sta cacciando le sue prede, ormai in via di estinzione, quando improvvisamente la Rainbow Warrior la blocca…

La seconda parte sarà dedicata alla montagna.
La marcia Triglav di Julius Fučík è dedicata al monte Triglav, simbolo dell’identità slovena.
Il piatto forte del concerto sarà Via Claudia di Johan De Meij. L’autore spiega così la sua composizione:
“La Via Claudia collegava la pianura Padana con Augsburg, in Germania.
Si parte in una sera nebbiosa nei pressi di Venezia: la comitiva delle Alpi percorre mulattiere scoscese e attraversa passi ripidi e impervi. Giungono all’alba in cima alla montagna e il sole illumina lo stupendo paesaggio alpino; si sentono le mucche al pascolo mentre da lontano risuona un corno delle Alpi e le ripide pareti montane ne rimandano l’eco. Gli uccelli annunciano piano piano il nuovo giorno e una lieve brezza risveglia la natura. Si prosegue il viaggio: le brillanti fanfare degli ottoni accompagnano la comitiva attraverso il borgo di Landeck. Un inno trionfale segna la fine del viaggio: l’arrivo ad Augusta.”
Il concerto si chiude con la fantasia Schmelzende Riesen (l’agonia dei giganti), unendo idealmente il mare alla montagna. Il compositore Armin Kofler si ispira al problema del surriscaldamento del pianeta, principale causa dello scioglimento dei ghiacciai. (I.N.)